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in ATTI DEL XXII COLLOQUIO DELL’ASSOCIAZIONE ITALIANA PER LO STUDIO E LA CONSERVAZIONE DEL MOSAICO (Matera, 16-19 marzo 2016), a cura di Claudia Angelelli, Daniela Massara e Andrea Paribeni, Tivoli 2017, pp. 313-323.
This paper focuses on the discovery, in June 2010, within room 27 of the Villa Arianna at Stabia, of a few surviving fragments of mosaic tesselation. Except for the few tesserae, nothing remains of the mosaic in situ, as it was almost completely removed and carried away during the excavations of the eighteenth century. The discovery of these few fragments has, however, provided the opportunity to launch a series of investigations that have clarified the operation of the detachment of the mosaic, the transfer from Castellammare di Stabia to the Royal Palace of Portici and finally to identify the mosaic in its present location at the National Archaeological Museum of Naples (MANN). The pavement, currently housed in rooms 136 and 144 of MANN, consists of a bichrome black and white mosaic bordered with contrasting bands. The main carpet has an orthogonal basket weave pattern with the open interstices filled with black squares rotated 45° on the diagonal. Keywords: Stabiae, Villa Arianna, black-and-white mosaic, Borbonian excavations, villae maritimae
Atti del Colloquio dell'Associazione italiana per lo Studio e la Conservazione del Mosaico (AISCOM), Matera, 16-19 marzo 2016
"Roma: un pavimento in tessellato bicromo a schema geometrico composito dall'Insula Sertoriana nel Foro Boario", Atti del XXII Colloquio dell'Associazione italiana per lo Studio e la Conservazione del Mosaico (AISCOM), Matera, 16-19 marzo 2016, pp. 589-602.2016 •
Alcuni documenti iconografici d’archivio, risalenti a scavi d’emergenza, eseguiti nella prima metà del secolo scorso in via di san Giovanni Decollato, tra Palatino e Tevere, in Roma, restituiscono lo schema compositivo di un pavimento musivo in tessellato e traccia dei resti di strutture edilizie di età imperiale. La posizione e la configurazione delle strutture, nonché la probabile cronologia del pavimento musivo, permettono di attribuire entrambe le evidenze all’Insula Sertoriana. L’edificio, cosiddetto da un’iscrizione muraria dipinta, oggi conservata nei Musei della Biblioteca Apostolica Vaticana, venne parziamente in luce all’inizio del XIX secolo, ma di esso si perse traccia materiale, finché una ricerca recente non ha suggerito di localizzarlo nell’ambito della stessa area in cui insistono i resti edilizi che oggi prendono il nome di Insula Volusiana (MAZZEI et alii 2013, pp. 184-186). I resti murari e pavimentali ora individuati appartengono pertanto a una fase edilizia medio o tardo imperiale, e in particolare i confronti individuati per lo schema del pavimento musivo si collocano tra la fine del II e la fine del III secolo d.C.. Alla stessa fase medio e tardo imperiale si riferiscono sia il nome noto dall’epigrafe dipinta, sia i resti strutturali più consistenti conservati nell’ambito della cd. Insula Volusiana. Se ne può pertanto ipotizzare che i nomi di Insula Volusiana e Insula Sertoriana abbiano designato in successione lo stesso complesso di edifici. Iconographical archive material, coming from excavations carried out in via di san Giovanni Decollato, between Palatino and Tevere, in Rome, during the first half of the XX century, let us know the geometric pattern of a black and white mosaic pavement. In tha same documentary context, some drawings represent short remains of an imperial age building. Location and layout of the building’s remains, toghether with the dating of the mosaic pavement, let us assign both the evidences to the Insula Sertoriana. The building took its name from an inscription, painted on a wall, found in 1819 and now in the Museums of the Biblioteca Apostolica Vaticana, in spite of not any other documentary trace of the building seems survive up today. Recently, a study suggested the building has been located in the same area where now we can see the reamains of the building complex so called Insula Volusiana, from its early imperial name (MAZZEI et alii 2013, pp. 184-186). The present analysis, based on the already mentioned documents, proposes that remains of paviments and walls belong to middle or late imperial age, and specifically new evidences suggest that the mosaic pavement’s geometric pattern dates between the end of the second and the end of the third century A.D. The walls and the mosaic pavement, in other words, belong to the same date both of the name Sertoriana in the inscription, and the archaeological evidences of the so called Insula Volusiana; so that we can argue that both names of the Insulae may have been referred the same larger building complex in different ages.
ATTI DEL XXII COLLOQUIO DELL’ASSOCIAZIONE ITALIANA PER LO STUDIO E LA CONSERVAZIONE DEL MOSAICO, ), a cura di C. Angelelli, D. Massara, A. Paribeni
Il progetto di catalogazione TESS Lombardia. Dati acquisiti e prospettive di ricerca2017 •
ISBN 978-88-909657-7-7
ATTI DEL XXII COLLOQUIO DELL'ASSOCIAZIONE ITALIANA PER LO STUDIO E LA CONSERVAZIONE DEL MOSAICO (2016) con il patrocinio del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo
I nuovi mosaici pavimentali della Caupona del dio Pan a Ostia antica e l'architettura d'interni nel III sec. d.C.ATTI DEL XXII COLLOQUIO DELL'ASSOCIAZIONE ITALIANA PER LO STUDIO E LA CONSERVAZIONE DEL MOSAICO con il patrocinio del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo
TESS ABRUZZO: I MOSAICI DI HATRIA2017 •
in Atti del XXII Colloquio dell'Associazione Italiana per lo Studio e la Conservazione del Mosaico (AISCOM)
Praeneste (Rm). Pavimenti inediti da ricerca d'archivio, scavi e ricognizione. 20172017 •
ATTI DEL XXII COLLOQUIO DELL'ASSOCIAZIONE ITALIANA PER LO STUDIO E LA CONSERVAZIONE DEL MOSAICO con il patrocinio del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo
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ATTI DEL XXII COLLOQUIO DELL’ASSOCIAZIONE ITALIANA PER LO STUDIO E LA CONSERVAZIONE DEL MOSAICO (Matera, 16-19 marzo 2016)
I rivestimenti parietali delle terme romane di Albintimilium2017 •
Atti del XXII Colloquio dell’Associazione Italiana per lo Studio e la Conservazione del Mosaico (Matera, 16-19 marzo 2016), a cura di C. Angelelli, D. Massara e A. Paribeni
Pavimenti ellenistici da Metaponto ed Herakleia2017 •
Atti del XXI Colloquio dell’Associazione Italiana per lo Studio e la Conservazione del Mosaico (Reggio Emilia, 18-21 marzo 2015), a cura di C. Angelelli, D. Massara e F. Sposito
Mosaici e pavimenti della Basilicata antica2016 •
2016 •
Atti del XXI Colloquio dell’Associazione per lo Studio e la Conservazione del Mosaico Antico in Italia (AISCOM), a cura di C. Angelelli, D. Massara, F. Sposito
I pavimenti decorati delle domus di via Cattaneo e di contrada S. Urbano a Brescia2016 •
2016 •
C. Angelelli, P. Massara, F. Sposito (a cura di), Atti del XXI Colloquio dell'Associazione Italiana per lo Studio e la Conservazione del Mosaico (Reggio Emilia, 18-21 marzo 2015), Tivoli
I pavimenti musivi degli edifici romani sotto la basilica di S. Susanna (Roma)2016 •
in C. Angelelli, D. Massara, F. Sposito (eds.), Atti del XXI Colloquio AISCOM (Reggio Emilia, 18-21 marzo 2015), pp. 255-267.
2016 - Curiae Veteres. Il santuario delle pendici nord-orientali del Palatino e i suoi pavimenti tra I e V secolo d.C.2016 •
Atti del XXI Colloquio dell’Associazione per lo Studio e la Conservazione del Mosaico Antico in Italia (AISCOM), a cura di C. Angelelli, D. Massara, F. Sposito
La domus tardoantica di via Olmetto/vicolo S. Fermo a Milano: una revisione dei dati d’archivio e nuove considerazioni sul tessellato con amorini pescatori2016 •
XXII Colloquio dell’Associazione Italiana per lo Studio e la Conservazione del Mosaico. AISCOM – Matera, 16-19 marzo 2016
Attestazioni pavimentali di età romana da Potentia e dall’ager Potentinus: alcune considerazioniin Atti del XX Colloquio dell'Associazione Italiana per lo Studio e la Conservazione del Mosaico, Roma, 19-22 marzo 2014, a cura di C. Angelelli e A. Paribeni, Tivoli
G. Ceraudo, V. Vincenti, Le Terme Centrali di Aquinum (FR): considerazioni preliminari sulle fasi e sulle pavimentazioni.2015 •
Atti del XXIII Colloquio dell’Associazione Italiana per lo Studio e la Conservazione del Mosaico (Narni, 15-18 marzo 2017), a cura di C. Angelelli et alii
Considerazioni su un tessellato poco noto da Calle (Tricarico, MT) nel quadro della produzione musiva della Lucania tardoantica2018 •
ATTI DEL XX COLLOQUIO DELL’ASSOCIAZIONE ITALIANA PER LO STUDIO E LA CONSERVAZIONE DEL MOSAICO
I pavimenti dell’edificio di via Broletto a Milano. Analisi tecnica e stilistica2015 •
2014 •