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2020
Germanicus and his large family (his wife Agrippina Major and nine children) embodied in Tiberius' Rome a new political model that looked beyond the boundaries of tradition and opened up to elements that had remained outside the scene of power until then. They bore the blood of the Julii and the Claudii, and this was an omen of a synthesis, which in the second part of the dynasty extended to include the partial but significant revival of the legacy of Mark Antony and some of his political choices. This book is the result of the International Conference held in the winter of 2019 in Perugia and it analyzes how a great figure, who did not succeed in fully consecrating himself, not only marked a significant part of the reign of the first successor of Augustus, but also the subsequent internal games of the first dynasty for the succession to power, whose results, certainly not by chance, saw the affirmation of his son, and then his brother and of his nephew. Germanico e sua moglie Agrippina Maggiore, la sua numerosa famiglia (nove figli di cui ne morirono tre in tenera età) incarnarono nella Roma di Tiberio un modello politico nuovo, che guardava oltre i confini della tradizione e si apriva a elementi che erano rimasti al di fuori fino ad allora dalla scena del potere. Portavano il sangue dei Giulii e quello dei Claudii, e ciò era il presagio di una sintesi, che nella seconda parte della dinastia si estese fino a coinvolgere anche la parziale ma rilevante ripresa dell' eredità di Marco Antonio e di alcune linee della sua politica. Il volume, frutto del Convegno internazionale tenuto nell' inverno del 2019 a Perugia analizza in particolare come la figura di un grande personaggio, che non riuscì a consacrarsi appieno, improntò tuttavia di sé non solo una parte rilevante del regno del primo successore di Augusto, ma anche le successive partite interne alla prima dinastia per la successione al potere i cui esiti, non certo per un caso, videro l' affermazione consecutivamente del figlio, e poi del fratello e del nipote di Germanico. Edited by Alessandro Galimberti e Roberto Cristofoli e Francesca Rohr Vio Year: 2020 L'ERMA di BRETSCHNEIDER Series: Monografie del Centro Ricerche di Documentazione sull'Antichità Classica, 49 ISBN: 9788891320568 Binding: Paperback Pages: 234 Size: 17 x 24 cm
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The mutiny of the Rhine legions originated from a complex twist of motivations: the political fights within the domus Augusta, the social unrest of soldiers and the contrast between the senate and the army. Agrippina the Elder who had the political legacy of her mother and sister, played an important role: she plotted to deprive Tiberius of his power using the military prominence of her husband Germanicus.
2019
The paper deals with a sort of crossing between late antique sources reporting the starting moment of Langobardish people with its name, which are written in the VII century, and classical sources of early imperial times where we find a people named as Langobardi among the others with which the Roman armies had to deal with and fight. Proceeding from this point, we observe a possible involvement of Langobardi in the Germanic wars fought by the Romans in the age of Augustus and the early years of Tiberius, basing on the certainty that the Romans knew the Langobardi and that the name of this gens already existed.
2016, Università degli Studi di Pisa
Fu Germanico veramente avvelenato oppure la sua morte venne strumentalizzata per fini politici? Tiberio odiava realmente così tanto il nipote tanto da toglierlo di mezzo oppure si tratta di una denigrazione dovuta a storici successivi rancorosi di aver perduto la libertas repubblicana?
2017
Catalogazione dell'intera emissione imperiale, analisi di alcuni esemplari.
This is a brief work about Claudius, a smart historian and innovative emperor, ill-treated by relatives and coeval and later authors and then forgotten
The province Germany from 7 BC to 17 AD: institutional architecture and administrative practice
2019, ORBIS MARITIMUS - La geografia imperiale e la grande strategia marittima di Roma
Lineamenti del quadro geopolitico scaturito dalla pax augusta e dei provvedimenti a valenza strategica adottati dai Romani nel campo navale e marittimo, su scala "globale", a partire da Augusto e per tutta l’epoca alto-imperiale, a beneficio della sicurezza, della potenza e del prestigio dell’Impero.
Gli eventi che ebbero luogo nell’autunno del 69 d.C. presso Cremona segnano l’epilogo dell’Anno dei Quattro Imperatori, iniziato con il sollevamento delle legioni ispaniche contro Nerone, il suicidio di questi, l’elezione da parte dei vari eserciti dislocati sulle frontiere dell’impero romano di Galba, di Otone, di Vitellio e di Vespasiano e la feroce lotta civile che ne seguì, e terminato, sul campo di battaglia di Bedriacum e tra le rovine fumanti di Cremona, con il sorgere dell’astro di Tito Flavio Vespasiano e della dinastia flavia, aprendo, da un feroce bagno di sangue, uno dei periodi più floridi della storia romana, che avrebbe garantito un lungo periodo di pace e di sviluppo economico, durato sino alla morte di Commodo nel 192, e che avrebbe visto l’impero raggiungere il massimo sviluppo sotto imperatori quali Traiano ed Adriano. Per quanto spesso citata, mancava sino ad oggi una sintesi sulla seconda battaglia di Bedriacum e sull’assedio di Cremona da parte delle truppe flaviane: gli eventi dell’autunno del 69 restano poco noti, e vengono spesso trascurati; malgrado, i molteplici motivi di interesse storico.
Geographia antiqua 20-21, 2011-12, 5-12
I grandi nemici di Roma, inizia con questa monografia una delle più belle avventure, in cui autore e lettori si troveranno faccia a faccia, in questa prima puntata, con celti, britanni, galli, pannoni, celtiberi, galati e germani.
2013, Caligola, la Trasgressione al Potere
2018, minima epigraphica et papyrologica
2016, Bedin, E., Busetto, A. (a cura di), Sulle tracce di Augusto, Editreg, Trieste
Dispensa di approfondimento per studenti di scuola media superiore. La costruzione del regime augusteo, fra il 29 a.C. e la morte di Augusto, fra aspetti istituzionali, politici e culturali.
La contesa tra Roma e la Persia Sasanide per l'Impero Universale durante il III sec. d.C., dall'impero di Alessandro Severo a quello di Galerio.
2019, ILMIOLIBRO
dedicato a tutti coloro che si affidano al valore esegetico della storia... INTRODUZIONE Questo libro nasce dall'esigenza di fornire agli alunni uno strumento essenziale per affrontare il programma annuale del corso di Storia. È indirizzato agli studenti del secondo anno della scuola secondaria di secondo grado. È stato rilevato come gli allievi oggi sviluppino una forma di inconscia ostilità nei confronti della voluminosità del manuale di storia. Pertanto il loro approccio risulta spesso inadeguato alle richieste del docente. I ragazzi faticano a riconoscere le parti essenziali del testo e spesso gli approfondimenti diventano un ostacolo all'apprendimento. Questo testo riporta pertanto tutto ciò che è necessario sapere del programma di storia. Non bisogna sottolineare nulla, poiché ogni frase, ogni parola, sono indispensabili per l'acquisizione della programmazione essenziale. Lo stimolo all'approfondimento deve essere individualizzato e non necessariamente imposto. Perciò l'alunno, studiando questo manuale, deciderà spontaneamente quali argomenti sarà opportuno approfondire per completare la propria formazione. Alcuni paragrafi sono arricchiti da semplici schemi esemplificativi e fungono da esempio per realizzare una mappa personalizzata. Sarà inoltre più semplice raggiungere con dimestichezza i capitoli da ripassare, poiché non si rischierà di perdersi nei meandri del sapere con le sue affascinanti divagazioni. Si rammenta ad ogni studente la necessità di studiare la storia consultando sempre, sincronicamente, un atlante storico, in modo tale da contestualizzare costantemente gli inquadramenti geografici dell'oggetto di studio. Non dimenticate che la storia è una disciplina straordinaria, che rappresenta l'impalcatura delle nostre esistenze e che noi non possiamo prescindere da essa per comprendere ciò che siamo veramente. Mentre studiate domandatevi sempre "come?", "dove?", "quando?", "perché?", "quali sono le conseguenze?". Le vostre risposte saranno le basi della vostra conoscenza.
Through source testimony it will be shown how women, despite strenuous resistance by the conservatives, overcame the veto to accompany their husbands into the provinces where they worked as governors, legates or simple soldiers.
Per l'eccezionale talento militare e per una illuminata azione di governo, il nome di Aureliano è degno di figurare accanto a quello dei migliori imperatori romani come Augusto, Traiano, Antonino Pio, Adriano, Marco Aurelio, Settimio Severo, Claudio II, Diocleziano, Costantino I, Giuliano e Teodosio il Grande.
Benché si tratti di una sintesi troppo "sintesi", può essere uno strumento utile a chi "per domani" deve riguardarsi quei duemila anni di storia o, dare un'occhiata veloce all'evoluzione cronologica magari a supporto di uno studio particolare da inquadrare all'interno dei grandi eventi, qui elencati, in maniera molto schematica e semplicistica. Certo, solo uno sguardo "a volo d'uccello".
Il contributo esamina il rapporto intrattenuto da Ottaviano/Augusto nei confronti della Venetia attraverso i dati ricavabili dalle fonti letterarie; affronta soprattutto il tema dell’eredità cesariana in Transpadana secondo la prospettiva dell’antagonismo politico fra Marco Antonio e il giovane Cesare in relazione alla causa Transpadanorum; studia il passaggio della regione da centro nevralgico per il controllo dell’Italia a retrovia delle guerre di conquista nel settore germanico/illirico/pannonico, ponendolo in relazione con i soggiorni del principe nell’area. Parole chiave: Ottaviano/Augusto; causa Transpadanorum; Aquileia; soggiorni di Augusto.
2004, Patavium. Rivista Veneta di Scienze dell'Antichità e dell'Alto Medioevo
in MATRONAE IN DOMO ET IN RE PUBLICA AGENTES, Spazi e occasioni dell’azione femminile nel mondo romano tra tarda repubblica e primo impero, Atti del Convegno di Venezia 16-17 ottobre 2014, a cura di Francesca Cenerini e Francesca Rohr Vio, Trieste 2016, pp. 287-304.
2011, Rivista Storica dell'Antichità
Ethnogenesis studies have provided new instruments to explain the development of barbarian ethnic identities. Meanwhile, greater care has been taken in ancient ethnology studies to evaluate sources, which are biased by the interpretatio Romana. Here we shall examine which categories the Roman ruling class employed to estimate and to appraise the ethnic distinctions among barbarian peoples. Since the end of the Republic until the late empire, Romans considered ethnography from a pragmatic point of view, intended to classify and to frame the others in order to dominate them. Foreign peoples were observed in a functional way, according to the empire’s necessities, and not for pure scientific purposes. Externae gentes, which were essentially differentiated from peoples subjugated by Rome according to a juridical criterion, were for the most part classified with regard to their geographic provenance and the area they occupied, not from an ethnic or biological point of view. They could all become “Roman” in the course of time, once they stipulated foedera with Rome and were integrated in her army, where their specific traditions were usefully employed.
2019
Catalogo della mostra all'Ara Pacis, Roma Anno di Edizione: 2019 Edizione: L'ERMA di BRETSCHNEIDER ISBN: 978-88-913-1816-9 Rilegatura: Brossura Pagine: 320, 80 ill. B/N, 1 ill. Col. Formato: 24,5 x 28 cm La figura di Tiberio Claudio Druso, rimasto per anni nell' ombra rispetto ai numerosi studi su altri imperatori, è stata riscoperta soltanto negli ultimi decenni. Si è dovuto prima fare i conti con alcune importanti testimonianze archeologiche, che hanno reso evidente la portata delle sue scelte politiche e l' incidenza delle sue riforme amministrative, spingendo anche a una rilettura critica delle fonti della storiografia di matrice senatoria, a lui troppo spesso ostili. Per comprendere fino in fondo il regno del discusso imperatore, occorre metterne in luce la personalità, l' operato politico e amministrativo, il legame con Augusto e con il celebre fratello Germanico, nonché il tragico rapporto con le mogli Messalina e Agrippina, sullo sfondo della corte imperiale romana e delle controverse vicende della dinastia giulio-claudia. Importante è il legame con la figura di Augusto, al quale chiaramente Claudio sempre guardò con il suo riformismo di stampo formalmente tradizionalista, che emerge non solo dalle decisioni politiche, ma anche dalla comunicazione per immagini della produzione artistica e della scultura di epoca claudia. Per capire le forme della propaganda dinastica e le dinamiche della successione post-tiberiana, occorre soffermarsi sulle figure di Germanico e di Agrippina Maggiore un matrimonio fondamentale, che determinerà personaggi di cerniera dinastica come Caligola e Agrippina Minore e su Caligola stesso, la cui violenta fine, il 24 gennaio del 41 d.C., apre la strada al regno di Claudio. Tra gli aspetti che caratterizzano la sua storia e la sua esperienza al potere, fondamentale è l' inquadramento della famiglia di Claudio all' interno del progetto augusteo di costruzione della dinastia. L' importanza dell' unione tra Antonia Minore e Druso Maggiore fu soprattutto legata alla nascita di veri e propri personaggi di cerniera dinastica tra i due rami della famiglia giulio-claudia: Germanico, Claudia Livia Giulia (Livilla) e Claudio stesso. Quest' ultimo è un discendente di Augusto più che legittimo, ma non è mai stato ufficialmente adottato e, quindi, formalmente non legittimato ad assumere il potere. L' esistenza di Claudio, dalla nascita a Lugdunum (odierna Lione) il 1 agosto del 10 a.C. fino alla morte a Roma nel 54 d.C., è segnata da un destino singolare, che lo pone di fronte ad avvenimenti eccezionali, fatti di sangue, intrighi di corte, scelte politiche ardite. L' eccezionalità della sua vicenda umana si legge sin dall' inizio della sua vita: non sarà favorito da Augusto nella carriera politico-militare, come invece Germanico, ma proprio per questo potrà assecondare i suoi interessi antiquari e dedicarsi agli studi. Probabilmente una conoscenza profonda della Storia di Roma e del Mediterraneo (scrisse opere storiche sia su Roma augustea che sulle popolazioni degli Etruschi e dei Fenici) si dimostrò uno strumento utile a fondare la sua capacità politico-amministrativa. Primo imperatore a nascere fuori dal territorio italico, era un candidato improbabile al comando dell' impero. Augusto, che dubitava delle sue attitudini politiche, gli avrebbe preferito di gran lunga il fratello Germanico, che tuttavia morì prematuramente in circostanze sospette. Come successore, il popolo e l' esercito avevano poi scelto il giovane Caligola, che di Germanico era il figlio e che aveva ereditato la fama del padre. Ma l' assassinio di Caligola, accoltellato nel suo stesso palazzo, metteva necessariamente Claudio al centro della successiva crisi politica. Tiberio Claudio Cesare Augusto Germanico diventava così, all' avanzata età di cinquant' anni, il primo imperatore acclamato, dopo una lunga trattativa politico-economica, da un corpo militare, i pretoriani. La sua acclamazione rappresenta un momento di grande importanza per la storia dell' Impero, poiché in contrasto con il dibattito, debole, che in Senato si svolgeva contemporaneamente sul ripristino della res publica. Questa ferita nel rapporto con l' aristocrazia senatoria non sarà mai sanata e diventerà anzi più profonda a causa della riorganizzazione amministrativa che Claudio porterà avanti negli affari interni.[...]
2010
Nel Dizionario sono presentati nomi e antichità del mondo romano dal 1200 a.C. a Maometto, con sguardo sull'Italia e su Roma.
2018, Intorno a Tiberio 2. Indagini iconografiche e letterarie sul Principe e la sua epoca, a cura di F. Slavazzi e C. Torre, Materia e arte 2, Firenze, pp. 51-56
The aim of this paper is to explore Ovid’s depictions of two different triumphs of Tiberius, the real triumph ex Illyrico (13 AD) and a future triumph over Germania awaited before Augustus’ death (cf. Tristia 4.2 and Ex Ponto 2.1 and 3.4), and to compare them with the Roman triumphal iconography. The constituent elements of the pompa triumphalis (oppida, flumina, nationes) in the Ovidian poems are mostly generic, but they witness both the repetitive nature of the ceremony, and the high sensitivity of the poet for its visual aspects. Therefore, the image of the erection of a trophy above the prisoners recalls the lower register of the Gemma Augustea, and the insistence on the images of the captives suggests a comparison with the contemporary iconography of them in the public monuments. However, Ovid sometimes reformulates also the usual iconographies in a pathetic sense, as in the case of the river Rhenus with broken horns. Finally, the display of an image of the battles in the forests (proelia in altis silvis), emblem of the barbarian fraus locorum, was an important novelty, because it introduces a symbolic representation of a hostile landscape that will have a great fortune in the imperial ‘historical’ reliefs (cf. the frieze of the Trajan column).
2015, L'Augusteum di Narona; Atti della giornata di studi 31 maggio 2013, G. Zecchini (a cura di), Centro ricerche e documentazione sull'antichità classica. Monografie 37, Roma "L'Erma" di Bretschneider, 2015, pp. 83-114
In Narona and in Ravenna exist two important monuments relating to the imperial cult in Julio-Claudian era. In this paper that I submitted in a Conference mainly dedicated to the recent discovery of the Augusteum in Narona, the personality of P. Cornelius Dolabella, the procos. who posed a dedication in the temple of Narona, is re-enacted. What we know about him mainly from Tacitus is the story of one of the members of the “faction of the flatterers” i.e. of the filo-tiberian senators, who had unconditionally embraced the imperial ideology imposed by Augustus and Tiberius. The well-known relief of the Apotheosis of Augustus in the National Museum of Ravenna is dated to 42. A new proposal for the identification of all the characters in the scene — 10 people altogether, but only 5 are preserved — is provided. This sequence is of the highest importance for the self-representation of the domus Augusta by Claudius himself, shortly after his ascent to the throne. The last testimony about the activities of the old P. Cornelius Dolabella in the senate of Rome dates back to 47. Both monuments in Narona and Ravenna allow us an in depth analysis of the imperial cult in that crucial half century.
2007, Quaderni Driulani di Archeologia
2018, Segenni, S. (ed.), Augusto dopo il bimillenario. Un bilancio
The period after the death of Gaius Caesar and the adoption of Tiberius is marked by a series of reforms that gave a more autocratic character to the Principate of Augustus. A global reconsideration of the events of these crucial years, aided by the discovery of new documents, shows that the important administrative reforms of the years 4-9 AD were not only a pragmatic answer to the various military and annonarian crises of this period. Some of them were also part of a more coherent plan through which Augustus aimed at consolidating the consensus around the Principate and at improving the military, financial and social foundations for the continuous domination of the Romans over their vast empire.
Nuove testimonianze, principalmente di natura archeologica ed epigrafica, ed alcuni recenti contributi costituiscono gli spunti per una riflessione sul rapporto tra l’epigrafia dei lingotti di piombo, rame, ferro e stagno di età imperiale e le modalità secondo le quali l’amministrazione del princeps gestisce, fin dall’età augustea, i metalla di propria pertinenza.